10-10-2017

R32: è un HFC e necessita della Certificazione F-GAS!

Si è sparsa la voce, in alcune regioni o in ambiti para-professionali, che l'installazione di prodotti e macchine contenenti R32 non necessiti della Certificazione F-Gas. 

NON E' COSI'!!!!

L'R32 è un idrofluorocarburo, detto difluorometano (CH2F2) chiaramente indicato nella seconda riga dell'Allegato I del Regolamento (UE) 517/2014.

Siamo dunque a ribadire a tutti gli operatori del settore, ai distributori e a ogni rivenditore di apparecchiature contenenti R32 – tipicamente pre-caricate e che richiedono la "chiusura del circuito frigorifero" (vedasi a tal proposito la definizione di “installazione” nel regolamento citato) con l'ausilio di tubazioni flangiate, cartellate o saldate - che L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE DI APPARECCHIATURE CONTENENTI R32 NECESSITA DELLA CERTIFICAZIONE F-GAS!

Come noto, l'R32 è classificato come gas leggermente infiammabile, A2L. 

Per ciò che riguarda il trasporto delle macchine e delle bombole, nonostante la Classe 2 e il codice di pericolo 23 (gas in pressione infiammabile) definiti dalla normativa ADR (Direttiva 2008/68/CE s.m.i.) i trasporti di R32 (o HFO 1234yf o R290) effettuati dalle imprese come "complemento alla loro attività principale", quali riparazione o manutenzione, in quantità non superiore a 450 litri per imballaggio e nei limiti delle quantità massime specificate alla parte 1, capitolo 1, sezione 3 e sottosezione 6 - ADR (1.1.3.6), le disposizioni ADR non si applicano. In particolare per la categoria 2 (Classe Trasporto dei Gas Liquefatti), il rispetto delle norme ADR scatta oltre il valore di 333 (kg, come massa netta per i gas liquefatti, fortemente refrigerati e gas disciolti sotto pressione). Tale valore rappresenta il limite di esenzione parziale dell’applicazione dell’ADR, ma devono essere adottati provvedimenti atti ad impedire ogni perdita del contenuto nelle normali condizioni di trasporto. I trasporti effettuati da tali imprese per il loro approvvigionamento o la distribuzione esterna o interna non rientrano nella presente esenzione (fonte: Polizia Stradale).

Mostra invece qualche complessità a livello di stoccaggio in magazzino

E' possibile sino a 75kg (8 bombole di R32 da 13litri/9kg), senza dichiarazioni, poi, non esistendo prassi consolidate per tale refrigerante, attenendoci a quanto esistente per il GPL - gas liquefatto infiammabile, catalogato 3.b nell'Allegato I del DPR 151/2011, come è indicato anche l'R32 nella scheda di sicurezza - per quantità superiore ai 75 kg e sino a 300 kg, si effettua solo la comunicazione ai Vigili del Fuoco (SCIA, categoria A, All. I - rif. punto 3.b - DPR 151 del 2011), con verifiche periodiche di conformità. Ai fini delle distanze di sicurezza, la norma tecnica per i depositi fino a 300 kg è la circolare 74 del 20 settembre 1956, dove si indica la distanza (esterna) standard da rispettare rispetto ai fabbricati prossimi pari a 8 mt. 

Per quantità superiori a 300 kg bisogna presentare un Progetto che deve essere approvato. 

In ogni caso, anche per quantità inferiori a 75kg, si raccomanda di seguire le indicazioni del testo coordinato della Circolare 74 del 1956, che, anche per questi locali raccomanda: separazione del locale contenente bombole piene e bombole vuote, devono essere costruiti con strutture resistenti al fuoco e coperture "leggere" e con un rapporto di areazione non inferiore a 1/5 della superficie del locale.

Per praticità possiamo stimare che fino ad una cinquantina di macchine dualsplit non occorre adottare particolari precauzioni e possono essere stoccate in qualsiasi luogo (il valore è puramente indicativo e da valutare da caso a caso in funzione della quantità di gas al loro interno).

Come anche per altri gas destinati alla refrigerazione devono essere rispettati i limiti di concentrazione di cui ai minimi dimensionali dei locali di installazione  e tipologie di terminali, e, a questo proposito, suggeriamo la consultazione della norma EN378-1 e l'utilizzo della App AREA-Fgas disponibile per Android e iOS.

A livello di attrezzatura, dovrà essere fatta attenzione che l’unità di recupero e alla bombola siano adatte all’uso con gas refrigeranti infiammabili, il cerca fughe elettronico dovrà essere in grado di rilevare il gas R32, e i manometri analogici dovranno con molta probabilità essere sostituiti, mentre i manometri digitali probabilmente, se di recente costruzione, saranno già idonei per questo nuovo gas.

La Redazione