RAPPORTO ENEA 2018 SULL'EFFICIENZA ENERGETICA. GRANDE SPAZIO PER LE PdC
L'Agenzia Nazionale per l'Efficienza Energetica di Enea ha pubblicato il "Rapporto Annuale Efficienza Energetica 2018", che propone l'analisi e i risultati delle policy di efficienza energetica del nostro Paese.
Gli argomenti principali trattati nel volume sono:
1. Il contesto normativo
2. Domanda e impieghi finali di energia e intensità dell’energia
3. Analisi del raggiungimento degli obiettivi nazionali
4. Efficienza energetica nell’industria
5. La promozione dell’efficienza energetica e il ruolo dell’Energy Performance Contract
6. Gli NZEB in Italia: strumenti e prospettive
7. Il financing dell’efficienza energetica
8. Energy Poverty
9. Comunicazione e Informazione
10. Strumenti per la pianificazione energetica regionale e locale
Segnala poi il Rapporto che il numero di pompe di calore incentivate con le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica (circa 17.000 nel 2017) è di gran lunga inferiore rispetto a quello osservato sul mercato nazionale. La stima dei pezzi venduti da utilizzare nel settore residenziale come impianto di riscaldamento primario, è pari a circa 173.000 per il 2017, di cui circa 126.000 split e multisplit aria-aria (Figura). La riduzione dei consumi conseguita tramite nuovi interventi di installazione di pompe di calore eseguiti nel 2017 è pari a 0,024 Mtep/anno: per il periodo 2014-2017 il risparmio complessivo è pari a 0,083 Mtep/anno, a partire dal 2011 il risparmio conseguito sale a 0,134 Mtep/anno.
Sempre dai primi risultati dell’Osservatorio ENEA, la maggior parte di NZEB applica un set ridotto di tecnologie: cospicuo isolamento di involucro, pompe di calore elettriche (per lo più aria-acqua) e impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica è la combinazione più frequente, con la variante della caldaia a condensazione abbinata a impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria. Ne consegue che il vettore elettrico risulta prevalente. Diffusa a circa la metà dei casi la ventilazione meccanica controllata con recupero di calore. Irrilevante appare invece la percentuale di teleriscaldamento e l’uso di biomasse rispettivamente in ambiente urbano e rurale, anche nei climi più freddi e in presenza dei soli servizi di riscaldamento e acqua calda sanitaria. La Direzione