“NON COMPILATE LA SCHEDA CONTROLLI”. BUON SENSO VENETO
In mancanza della norma tecnica, la Regione Veneto suggerisce di non compilare l’allegato II Rapporto di Controllo
Il delegato della regione Veneto, Fabio Brondolin, accompagnato dall’ing. Luca Tarantolo e Valentino Verzotto, del CTS, e dall’ing. Marco Masini, direttore Assofrigoristi, hanno incontrato i tecnici della direzione energia, accompagnati dal segretario alla vicepresidenza. L’occasione è stata generata dalla necessità di comprendere alcune questioni legate alle DGRV del 28 luglio e del 23 dicembre 2014 in attuazione al DPR74/2013.
Oltre che riconoscere il ruolo dell’associazione, invitandoci a partecipare in pianta stabile a tutti i prossimi incontri sul tema e a sostenere la necessità di una “lettera” qualificante in Unioncamere (tema sul quale l’associazione ha iniziato a lavorare), si sono ottenute alcune interessanti risposte a temi di stretta attualità. In particolare, per ciò che concerne il decadimento dell’efficienza energetica in campo (che l’associazione sta affrontando all’interno del gruppo di lavoro UNI CTI), i tecnici regionali hanno convenuto che, in mancanza di un’adeguata norma tecnica di riferimento, è bene non compilare il Rapporto di controllo, in quanto non sarebbe foriero di utilità. Meglio commentare al riguardo negli spazi delle annotazioni.
Anche sugli altri temi, la Regione ha demandato ad Assofrigoristi la possibilità di redigere alcuni dei temi di natura strettamente interpretativa per l’area delle FAQ (Frequently Asked Questions, domande frequenti) del loro sito.
Anche il tema della dichiarazione di conformità, spesso omessa in molti impianti per l’assenza di controlli e conoscenze nell’ambito della PED, ha trovato risposta da parte dei tecnici regionali. Si è convenuto che occorre rendere edotto l’Operatore (proprietario dell’impianto) in merito e segnalare con la dovuta fermezza tale mancanza.
In ultimo, un argomento delicato, legato all’abbinamento del libretto all’intero sistema di climatizzazione di un edificio, ha lasciato “strascichi politici” che l’associazione tenterà di sciogliere successivamente.
Insomma, aperte le porte dell’ex Palazzo Compartimentale delle Ferrovie dello Stato, resta ora da affrontare, con le altre associazioni nazionali (sempre coinvolte ma meno specifiche), i temi del settore impiantistico, senza lasciarci più scappare la possibilità di valorizzare una professione sempre più coinvolta nelle vicende dell’efficienza e della gestione del clima nelle “unità immobiliari”!