ASSOFRIGORISTI ALLA CONFERENZA DELLE REGIONI: "MODIFICARE LE LINEE GUIDA PER FAR APRIRE TUTTI"
Milano, 20 maggio 2020 - L'emissione delle Linee Guida per la riapertura da parte della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome ha creato panico tra gli Operatori e, di conseguenza, al nostro settore.
Le indicazioni che riguardano la climatizzazione nelle varie tipologie di esercizi pubblici che vengono elencate non sono apparse né chiare né di aiuto, anzi.
"Si tratta di una serie arruffata di indicazioni non omogenee e che partono dal presupposto che in alcuni casi non esisterebbero soluzioni altre che spegnere gli impianti e lasciare i clienti al caldo o facendoli allontanare dagli esercizi stessi!", commenta il presidente di Assofrigoristi Gianluca De Giovanni. "Abbiamo quindi richiesto alla Conferenza di modificare le Linee Guida!".
Sin dal giorno della loro disponibilità, l'associazione si è impegnata per trovare la giusta formula che salvaguardi il lavoro della Conferenza ma, al tempo stesso, consenta ai pubblici esercizi e a tutti i luoghi oggi impegnati nella riapertura di poterlo fare sempre, a prescindere dalla loro impiantistica, ma salvaguardando la salute pubblica.
"Abbiamo letto ed elaborato le stesse indicazioni della Conferenza, che, arrangiate e distribuite in un modo migliore per tutte le categoria coinvolte potrebbero essere decisamente una panacea per il rilancio, e non una vessazione" indica Emiliano Baglioni, nuovo coordinatore del Comitato Tecnico di Assofrigoristi.
La proposta di modifica dei testi prevede, prima di tutto, la possibilità - anche in assenza di ricircolo - di definire delle strategie utili a mantenere una ventilazione adeguata agli spazi ed alla frequentazione.
"Assofrigoristi è certamente consapevole che gli impianti di climatizzazione installati negli esercizi pubblici sono solo in parte aderenti a tutte le prescrizioni di Legge per quel che concerne, in particolare, il ricambio dell’aria e la ventilazione, anzi, spesso, purtroppo, sono anche assolutamente carenti sul fronte della manutenzione, che già, di per lei, ne consentirebbe una buona funzione di prevenzione e contenimento del contagio" dichiara Marco Masini, direttore di Assofrigoristi. "Ma nostri associati, lavorando direttamente sul campo con tali impianti, ci segnalano l’assoluta impossibilità di far riaprire gran parte dei suddetti esercizi rispettando pedissequamente le Vs. indicazioni, vuoi per motivi strutturali (non presenza delle necessarie apparecchiature per la ventilazione meccanica controllata, ad esempio) che per motivi intrinseci alla progettazione delle apparecchiature, spesso costruite per disporre sempre di una certa portata di aria di ricircolo al fine di ottenere quell’efficienza energetica che consente la riduzione delle emissioni in ambiente".
"Senza alterare le più importanti caratteristiche derivanti dalle esigenze di sanificazione degli impianti - che significa controllo del microclima e ventilazione - indicate dall'ISS per tutelare la salute pubblica, abbiamo inteso pensare alla necessità di aprire con buon senso e senza alterare la portata delle Linee Guida" conclude Masini.
La Redazione