15-07-2020

ACCREDIA: in 5 anni le attività legate alle certificazioni accreditate hanno contribuito alla crescita del PIL per 11 miliardi di euro.

Presentata a Roma la ricerca Accredia-Prometeia, sul valore economico e i benefici di accreditamento e certificazioni.

I benefici ambientali e sociali sono stimati in 1,3 miliardi di euro l’anno.

Rossi (Presidente di Accredia): “L’accreditamento, in un rapporto di sussidiarietà con la PA, può aiutare nel post Covid creando valore economico per cittadini e imprese e consentendo al Paese una crescita sostenibile”.

Quest'oggi si è tenuto il Webinar di presentazione dello studio sul valore aggiunto della Qualità e della certificazione nelle attività di impresa, frutto del lavoro di certificazione che scaturisce dal contributo e dall'impulso di Accredia. Al webinar hanno partecipato il presidente Giuseppe Rossi, Andrea Bianchi (Direttore Politiche Industriali Confindustria), Francesco Daveri (Professore Economia SDA Bocconi School of Management) e Lorenzo Orsenigo (Rappresentante Industria TIC - Testing, Inspection, Certification). Lo studio sulla valutazione degli effetti economici dell’Infrastruttura per la Qualità non ha soltanto l’obiettivo di far apprezzare il supporto che tali strumenti hanno dato all’economia italiana, ma anche quello di far comprendere come una loro ulteriore diffusione possa rappresentare un’occasione di crescita addizionale per il Paese.

Negli ultimi cinque anni le attività di certificazione, ispezione, prova e taratura, svolte da Organismi e Laboratori accreditati da Accredia, hanno contribuito alla crescita dell’economia italiana per un ammontare di circa 11 miliardi di euro, pari al 16% dell’incremento registrato nei principali settori della manifattura, costruzioni e servizi nel periodo 2013-2018.

È quanto rivela la ricerca dell’Osservatorio Accredia “Accreditamento e certificazioni. Valore economico e benefici sociali”, realizzato in collaborazione con Prometeia e presentato oggi a Roma. Lo Studio ha misurato la crescita economica che deriva dall’interazione tra le attività di accreditamento eseguite da Accredia, l’Ente unico nazionale di accreditamento, e quelle di certificazione, ispezione, prova e taratura, svolte da Organismi e Laboratori, nei confronti dei quali Accredia verifica competenza, imparzialità e indipendenza.

Lo Studio, il primo in Italia a indagare il valore economico di questo settore, ha evidenziato come le attività eseguite da Organismi di certificazione e ispezione e Laboratori di prova e taratura accreditati producano benefici per la collettività in termini di ambiente, salute e sicurezza, grazie alla riduzione degli effetti negativi – come minor inquinamento, minori malattie e infortuni – e dei costi ad essi associati.

La ricerca ha preso in esame le certificazioni ambientali, quelle energetiche, sulla sicurezza del lavoro, sulla sicurezza alimentare e quelle sull’applicazione di alcune direttive e normative europee, quali macchine, giocattoli e rumore, ambiti per i quali si disponeva dei dati necessari ad elaborare delle stime: i benefici ambientali e sociali prodotti sono in media di 1,3 miliardi di euro l’anno. Di questi, un risparmio di oltre 500 milioni, calcolato valorizzando in euro le riduzioni annue di emissioni di CO2, è attribuibile alle certificazioni ambientali ed energetiche; oltre 400 milioni derivano dalle attività del sistema di controllo sui beni alimentari; 300 milioni è il risparmio dei costi sociali per minori e meno gravi infortuni grazie ai sistemi di gestione sulla sicurezza del lavoro; 25 milioni è il contributo derivante dall’utilizzo delle certificazioni accreditate in specifici ambiti definiti dalle Direttive europee.

Il valore di mercato delle attività di certificazione, ispezione, prova e taratura, svolte dagli oltre 1800 Organismi e Laboratori accreditati, che hanno una base occupazionale di 33mila addetti, è di circa 4,2 miliardi di euro. Di questi, gli Organismi, producono circa 1,6 miliardi di euro di valore, i Laboratori di prova 2,5 miliardi, i Laboratori di taratura quasi 110 milioni di euro. Anche il vantaggio per le aziende è visibile: la certificazione accreditata di un sistema di gestione contribuisce a far crescere il loro fatturato dal 2% al 18%, in funzione del settore di appartenenza e dello standard tecnico adottato.

L’analisi delle relazioni fra certificazione accreditata dei sistemi di gestione e performance economiche conferma che le imprese che adottano tali sistemi – oltre 88 mila aziende in Italia, con un fatturato complessivo di circa 1400 miliardi di euro, pari al 40% del fatturato totale delle imprese – esprimono un significativo aumento di performance rispetto alle imprese non certificate. Rilevante il risultato per le imprese del comparto costruzioni, che vedono nel primo e secondo anno successivi alla certificazione accreditata del sistema di gestione UNI EN ISO 9001 – necessaria, tra le altre cose, per la partecipazione ai bandi pubblici – ricavi aggiuntivi rispettivamente dell’8,2% e del 17%.

Possedere una certificazione accreditata rappresenta un asset strategico rilevante anche per le aziende italiane attive sui mercati esteri, che possono così beneficiare di significativi incrementi di efficienza, grazie alle riduzioni dei costi di adattamento (di prodotti e processi produttivi) derivanti dall’adozione di standard internazionali e/o dal mutuo riconoscimento della validità delle certificazioni. Le imprese esportatrici certificate sono mediamente più produttive delle non certificate, specie le PMI: il differenziale di produttività per le piccole imprese è pari a 11,9 mila euro, che diventano 4,5 mila per le medie.

L’accreditamento permette inoltre una crescita del fatturato degli stessi Organismi di certificazione: quelli accreditati mostrano tassi di crescita più sostenuti, con una differenza rispetto agli Organismi non accreditati di 1,7 punti percentuali nel decennio 2008-’18.

“Lo Studio presentato oggi ha dimostrato, con analisi puntuali e dati precisi, come l’accreditamento e le valutazioni di conformità rappresentino un valore concreto per il sistema socio-economico, con impatti positivi su molti aspetti della vita moderna, dall’ambiente, alla salute, alla sicurezza alimentare, all’energia”, ha dichiarato Giuseppe Rossi, Presidente di Accredia. “Grazie al lavoro svolto insieme a Prometeia, abbiamo potuto verificare il contributo al PIL, oltre ai benefici per la collettività, per le imprese che puntano sulla certificazione accreditata e per gli stessi Organismi e Laboratori”.

“Il tratto distintivo è dato dal fatto che le attività di certificazione, ispezione, prove e tarature garantiscono la sicurezza e la sostenibilità di molti beni e servizi, aumentando la fiducia del mercato e dei consumatori. Ne è stato un esempio il caso dei Dispositivi di Protezione Individuale (mascherine, visiere, guanti, ecc.) durante l’emergenza dovuta al Covid-19, caratterizzata da una carenza di tali prodotti e dalla presenza sul mercato di prodotti di dubbia provenienza ed affidabilità. Solo la presenza di una regolare certificazione rilasciata da Organismi accreditati permetteva di identificare quelli realmente efficaci ed eliminare dal mercato quelli che non garantivano buoni standard di sicurezza”.

“Una sottolineatura particolare meritano i benefici per la collettività. La ricerca ha evidenziato come le certificazioni ambientali consentano alle imprese italiane di ridurre le proprie emissioni di CO2 di oltre 7,7 milioni di tonnellate l’anno, quelle energetiche di 6 milioni di tonnellate l’anno. In più, nelle aziende che hanno adottato sistemi di gestione per la sicurezza del lavoro si registra il 16% di infortuni in meno, così come il sistema di sicurezza alimentare permette una riduzione del 75% del numero di anni in salute persi per malattie alimentari.”

“È importante sottolineare – continua Rossi – che tali benefici, negli ambiti analizzati, sono in media il doppio dei costi sostenuti dalle imprese per l’ottenimento e il mantenimento delle certificazioni.”

“È evidente quindi come il richiamo, da parte del Legislatore nelle proprie policy, all’accreditamento e al sistema di certificazione, ispezione, prova e taratura – che insieme a normazione tecnica e metrologia formano quella che è conosciuta come l’”Infrastruttura per la Qualità” – rappresenti una scelta strategica vincente per garantire cittadini e imprese sui beni e servizi offerti dal mercato, contribuendo in maniera rilevante alla crescita, economica, sociale e ambientale del Paese”, ha concluso Rossi.


Informazioni su ACCREDIA

Accredia è l'Ente unico nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano. Il suo compito è attestare la competenza dei laboratori e degli organismi che verificano la conformità di prodotti, servizi e professionisti agli standard di riferimento, facilitandone la circolazione a livello internazionale.

Accredia è un’associazione privata senza scopo di lucro che opera sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico e svolge un’attività di interesse pubblico, a garanzia delle istituzioni, delle imprese e dei consumatori.

Accredia ha 68 soci che rappresentano tutte le parti interessate alle attività di accreditamento e certificazione, tra cui 9 Ministeri (Sviluppo Economico, Ambiente, Difesa, Infrastrutture e Trasporti, Interno, Istruzione, Lavoro, Politiche Agricole, Salute), 7 Enti pubblici di rilievo nazionale, i 2 Enti di normazione nazionali, UNI e CEI, 13 organizzazioni imprenditoriali e del lavoro, le associazioni degli organismi di certificazione e ispezione e dei laboratori di prova e taratura accreditati, le associazioni dei consulenti e dei consumatori e le imprese fornitrici di servizi di pubblica utilità come Ferrovie dello Stato ed Enel.

L’Ente è membro dei network comunitari e internazionali di accreditamento ed è firmatario dei relativi Accordi di mutuo riconoscimento, in virtù dei quali le prove di laboratorio e le certificazioni degli organismi accreditati da ACCREDIA sono riconosciute e accettate in Europa e nel mondo.