Miscele tri-fasi con CO2 e per criogenia off-shore
Ecco qualche aggiornamento sulle ricerche sui nuovi refrigeranti. Riportiamo le ultime notizie sulle ricerche e la disponibilità di prodotti commerciali o di sviluppo a basso GWP, per la sostituzione dell’R404A e il “glorioso” R22.
L’ente statunitense ASHRAE sta proponendo di introdurre un nuovo refrigerante a basso GWP in sostituzione del R404A, una miscela composta da HFC, un HFO e CO2. Questo refrigerante, denominato R455A, viene ora considerato come un candidato per l’aggiunta allo ANSI/ASHRAE Standard 34-2013, ed è indicati per una classificazione di sicurezza A2L “gas leggermente infiammabile”.
Sviluppato dalla Honeywell, ha un GWP di solo 145 unità, ed è stato sviluppato come rimpiazzo per lo R404A. Nel dettaglio, questo è formato dal 75.5% di HFO R1234yf, dal 21.5% di R32 e dal 3% di CO2.
Sebbene siano indisponibili ulteriori dettagli alla data odierna, secondo Cooling Post sembra che abbia esattamente le stesse capacità del R404A, ma con una maggiore efficienza.
Per la DuPont, il più conosciuto dei refrigeranti a basso GWP per la sostituzione dell’R404A è il DR7, che, come il R455A, contiene R32 e yf ma non ha CO2. Per questo ha anche un GWP più alto, pari a circa 250.
La Honeywell sta anche lavorando sull’ L40 – una miscela di R32, R152a, R1234yf e R1234ze(E), con un GWP di 285.
Si sa che i produttori di refrigeranti hanno lavorato su molte miscele CO2 e HFO, ma soltanto il R445A, meglio noto come Mexichem’s AC6 è stato messo nelle liste ASHRAE. Questo gas viene ancora ritenuto una possibile alternativa agli yf nei sistemi di climatizzazione delle auto, e contiene il 6% di CO2 e il 9% di R134a per avvicinarsi all’ HFO R1234ze(E).
Sulla base delle ricerche fatte intorno ai brevetti depositati, la CO2 impiegata in piccole quantità in questi nuovi gas sembra suggerire un uso utile ad aumentare la capacità frigorifera del sistema piuttosto che a sopprimere l’infiammabilità di alcuni componenti.
Sempre in merito ai nuovi refrigeranti, una università australiana, la Curtin University, ha depositato un brevetto per una miscela a base di CO2 e idrocarburi, con un punto di congelamento a -78.5°C.
Le dichiarazioni si riferiscono all’aggiunta di piccole quantità di un “agente a base HC”, tale per cui il punto triplo della CO2 scenderebbe a -78.5°C alla pressione atmosferica.
Tra i refrigeranti per applicazioni a bassa temperatura industriali si ha l’etano, che ha un punto di ebollizione a -89°C e il propylene, a -47.6°C.
Gli sviluppatori stessi dicono che tale introduzione di CO2 è un vantaggio, specialmente negli impianti di processo off-shore dove sono più alti i fattori di rischio, e ne segnalano il possibile uso nei sistemi in cascata per produrre gas naturale liquefatto. L’industria petrolchimica è nota per aver trovato molti problemi nella sostituzione sicura dell’R22, un refrigerante che veniva in modo soddisfacente usato per i sistemi completamente allagati per la liquefazione del gas.